Le sessioni di autoaiuto prescrittemi dal mio chiropratico, penso assisa davanti allo specchio (rifletto, riflessa), hanno due controindicazioni:
– non tengono conto della natura diabolica degli specchi: avrei dovuto maneggiare con più cautela la prima persona singolare.
– davanti allo specchio sto bene, sto un paradiso. Ma qualora dovessi spostarmi al gabinetto? Andare a mangiare? Oppure perfino -mi vien da ridere anche solo a figurarmi il concetto- uscire? Conto molto sull’evitabilità di certe tragiche torsioni dell’esistenza.


Moebius

Streammante sui canali di Bartolomeo fino ad Agosto del 2014
Un'ora del tuo tempo si è persa, non trova l'uscita, continua a girare in tondo. Entra con noi in questo giro di giostra [...]

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