Mi ritrovai sul seggiolino di un calcinculo
e vai tu a capire perché e percome,
forse ammaliata dalle terga del baldo giovine che mi precedeva,
o dal suo torrido coppino,
continuavo a girare, e a vincere, e a girare.
Per lo scorno del giostraio gitano
-che saluto-
non scesi mai più.
Puntate precedenti:
Moebius 34: LOREM IPSUM
Nemo enim ipsam voluptatem, quia voluptas sit, aspernatur aut odit aut [...]
del 10-06-2014