Con la puntata di oggi il tentativo sarà quello di raccontare, o iniziare a farlo, alcune maniere di affrontare eventi climatici o ambientali estremi, come piace chiamarli alle nostre reti mainsream. Come si agisce in prima persona da un lato per necessità, dall’altro per la volontà di essere parte attiva nel processo di tutela dello spazio che ci circonda. Un come pensato senza attendere il padre stato che ci salvi dalla sciagura caduta dall’alto, e per la quale magari ha concorso a generarne fattori e condizioni favorevoli. Prenderemo in esame due esperienze che fronteggiano contro forze di per sé antitetiche: fuoco e acqua. Da un lato le riflessioni di un compagno siciliano che ci racconta come si è scelto di affrontare l’emergenza dei fuochi portati a spasso dallo scirocco in Sicilia; dall’altro l’esperienza sul campo di chi si è trovato a vivere in Romagna durante le inondazioni di maggio 2023 al grido di un Ten bòta che fa l’eco al buon vecchio Andrà tutto bene di coviddiana memoria.

Durante la diretta qualcosa è saltato, ma dritti come treni abbiamo concluso la puntata in registrazione. L’audio è poco fluido nei minuti finali della prima intervista. È andata così.

Immersioni:
https://sciroccomadonie.noblogs.org/files/2023/09/OpuscoloIncendiWEB.pdf
Opuscolo contenente l’articolo citato in puntata “Il problema non è il fuoco”.





Fango e cenere



Redazionale

È un programma aperiodico.

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