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Il 25 aprile è divisivo. Storicamente è divisivo, in quanto guerra civile, scontro fra italian* antifascist* e italian* fascisti*. Oggi assistiamo sia al tentativo di rendere questa memoria condivisa, ma soprattutto al tentativo nel nome della Resistenza di armarsi e andare in guerra. Così hanno scritto giornalisti, parlando della Resistenza come memoria storica per cui vale la pena forgiare i guerrieri di oggi. All’interno di questo ponte radio proviamo a fare un po’ di chiarezza, sia da un punto di vista storico che anche per quanto riguarda l’attualità. La Resistenza è stata una guerra civile, guerra patriottica e guerra di classe, con degli scontri anche all’interno della resistenza stessa (in particolare fra la parte più comunista e gli americani). Oggi resistenza non può significare schierarsi al fianco degli eserciti regolari, del suprematismo nazionalista oppure del suprematismo europeista. I valori che muovono la resistenza del presente sono quelli dell’antifascismo e anticolonialismo, contro la sopraffazione e il patriarcato.
Durante la trasmissione sentiamo una prima testimonianza dello storico Alessandro Portelli, e successivamente di Michele Lancione, professore del politecnico di Torino che di fronte alla collaborazioni della propria università con guerra ed espulsioni, non si è voltato dall’altra parte. Infine raccontiamo quanto sta accadendo in Germania, nell’università così come nelle manifestazioni per la Palestina.


[Ponte Radio] 25 aprile fra guerra e Resistenza



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In onda Venerdì dalle 13:00 alle 15:00, in replica Lunedì dalle 14:00 alle 16:00 e in replica Giovedì dalle 10:00 alle 12:00.
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