Il cognome mi ha sempre fregato: tutti i potenziali datori di lavoro, valutando il mio curriculum, si sono sempre fermati a “Rosamaria di Sterco”.
I pochi illuminati che hanno avuto il coraggio di andare oltre
– tra i quali amo ricordare Sergio, il direttore dell’Eurospin di Montorio, che saluto non senza imbarazzo –
hanno potuto verificare la mia squisita esperienza tra le majorettes del mio borgo natio.
Anni e anni di cunnilungus e marcette spettacolari, soprattutto intorno agli orfanotrofi.
Quello che ha fatto naufragare il tutto è stato il mio incontro con il cinema,
sommato alla mia inguaribile avidità.
Nell’immagine, il mio saggio di ammissione, insieme alla povera Trudy:
Puntate precedenti:
Moebius 38: L'INVENZIONE DI ASTOLFO
Non avrei dovuto fidarmi di Astolfo. Astolfo è un pazzo.
del 08-07-2014